Correva l'anno 1346, addì 11 febbraio (675 anni fa)...
UN POST DEL MOST – Museo Online della Storia di Trevi
Trevi e Castel Ritaldi stipulano il trattato sui confini. Finisce in maniera pressoché definitiva il controllo del Comune trevano su quel castello, a più riprese sottratto da Spoleto.
Nel XIII secolo, infatti, Castel Ritaldi era stato feudo dei Lambardi, padroni dei castelli trevani della valle e delle propaggini dei Monti Martani nonché ‘signori per nascita’ su Trevi. Nel 1254, questi nobili ne avevano ceduto le ragioni a Spoleto, nell’ambito di un’alleanza con i ghibellini di quella città.
Nel 1299 però il castello si era ribellato agli spoletini che lo avevano assediato, dando alle fiamme la residenza del castellano. Le turbolenze tra Castel Ritaldi e Spoleto fecero sì che nel 1338, Trevi ne tornasse in possesso.
Infatti quell’anno Gibiltro Gualfredi lo sottopose al Comune con la clausola di restarne castellano.
Castel Ritaldi era indispensabile per mantenere il controllo sul precario status territoriale del più importante dominio trevano: il castello di Clarignano presso Giano dell’Umbria, rimasto nelle mani di Trevi fino al 1347.
Pare che Trevi tornasse a vantare dei diritti su Castel Ritaldi al tempo del pontificato di Bonifacio IX (1389-1404) e, in ogni caso, il rapporto tra le due Comunità restò sempre molto intenso.
Nel 1463, infatti, Trevi riconfermò il diritto di cittadinanza ai castelritaldesi, pur privandoli di altri privilegi ed esenzioni che, fino a quell’anno, li avevano praticamente equiparati ai cittadini trevani.
Dati storici:
- 🔴 D. Natalucci Historia universale dello stato temporale ed ecclesiastico di Trevi – 1745, a cura di C. Zenobi, Foligno 1985
- 🔴 S. Bordoni Statuto Vetustiore: Statuti, Ordinamenti e Provvedimenti Municipali della Città e del Popolo di Trevi (1432), Perugia 2019
- 🔴 S. Bordoni Il Medioevo di Trevi. Breve storia di mille anni, Perugia 2013