Questo anno scolastico lo abbiamo dedicato soprattutto alle ‘forme dell’acqua’, prendendo anche spunto dai suggerimenti e dalle proposte che ci giungevano dai vari insegnanti che ci hanno contattati e con i quali siamo stati veramente felici di collaborare.
Un’esperienza nuova e interessante l’abbiamo condivisa, quasi a sorpresa, con la Scuola Primaria di Via Monte Cervino di Foligno (Direzione Didattica Statale – III Circolo Foligno).
Quasi a sorpresa dicevamo, perché in questo caso un’insegnante che conosciamo ormai da anni, un’amica, ci ha proposto la partecipazione a due loro progetti: ‘Un arcobaleno di emozioni che scorrono lente’ e il ‘Topino e la sua città’.
Quale è stato il nostro compito, come esperti del territorio e dell’ambiente della Valle Umbra? Presentare il fiume Topino, raccontandolo da un punto di vista geologico e ambientale, per iniziare a conoscere insieme la sorgente di Bagnara, da cui il Topino trae origine, ma anche altre che contribuiscono a rendere così ricco il fiume di Foligno, e ancora la flora e la fauna presenti nel territorio che questo corso d’acqua attraversa e… da qui partire con la nostra narrazione sulla biodiversità…
Come ormai certo saprete, le nuove idee ci piacciono così come le nuove avventure…
È iniziato in questo modo il lavoro di didattica ambientale con le classi III A, III B, III C, III D e IV A, IV B, IV C, IV D della Scuola Primaria di via Monte Cervino a Foligno e con le loro brave insegnanti: ricordiamo, in particolare, le nostre referenti ovvero Patrizia per il gruppo delle classi III e Lidia per il gruppo delle classi IV, con un coinvolgimento in totale di 168 alunni.
Per questa attività un grazie speciale lo dobbiamo sicuramente a Umbra Acque che ci ha aperto (quando è stato possibile) la sorgente di Bagnara, mettendoci a disposizione personale motivato e preparato che ci ha aiutato a raccontare non solo il fiume Topino, ma anche come è nato tanti anni or sono l’acquedotto che trae origine da questa sorgente e che ancora oggi alimenta una parte dei comuni di Nocera Umbra, Assisi, Perugia, Corciano, Magione, Passignano sul Trasimeno.
La prima opera fu progettata e realizzata alla fine del XIX secolo, tra il 1897 e il 1899, con l’obiettivo di portare le acque sorgive di Bagnara fino a Perugia con una condotta che si snodava lungo un percorso di circa 44 km. A metà del XX secolo (tra il 1950 e il 1960), per soddisfare l’accresciuto fabbisogno di quei Comuni, furono captate anche altre acque con il pozzo ‘Aretusa’ e con la sorgente ‘San Giovenale’, sempre nel territorio comunale di Nocera Umbra. Una grande condotta in acciaio del diametro di 600 mm le trasporta fino a Perugia, con un tracciato in parte parallelo al vecchio acquedotto, in conseguenza denominato ‘Vecchia Bagnara’, con la condotta che continua ad assicurare il suo utile ‘lavoro’ di trasporto di questa acqua fresca e pura che nasce alle pendici del monte Pennino.
Con due classi IV abbiamo anche incontrato la Comunanza Agraria di Bagnara e abbiamo visitato la loro sede: qui abbiamo potuto ammirare una bella mostra di vecchie fotografie e di mappe storiche; con le classi III, grazie alla Scuola che ci ha invitati a partecipare anche a questa attività, abbiamo, inoltre, visitato lo stabilimento delle acque minerali di Gualdo Tadino ‘Rocchetta’ s.p.a., con una bella illustrazione della complessa attività che porta le bottiglie di acqua, tè, infusi ecc. fino ai luoghi dove noi li acquistiamo.
I progetti ai quali abbiamo avuto il piacere di collaborare sono parte integrante di un progetto più ampio e articolato denominato ‘Topino, un fiume, una società’ creato dalla A.S.D. Pescatori del Topino in occasione del suo decennale. Un progetto che ha visto ben 6 eventi in programma tra cui il CONCORSO DI DISEGNO per 13 classi del III Circolo di Foligno e anche un CONCORSO FOTOGRAFICO Memorial Maurizio Ciocconi dallo stesso tema. Complimenti alla A.S.D. Pescatori del Topino per questa interessante e bella iniziativa!