Una bella passeggiata guidata conduce dalla scuola fino alla lecceta storica che contorna il convento di San Fortunato di Montefalco: occasione per scoprire gli ambienti della Valle Umbra e imparare a conoscere e a riconoscere alcune specie di alberi che ci circondano, per apprezzare i frutti buoni e quelli da evitare.
Una camminata durante la quale i bambini cominciano ad apprezzare che in natura esistono molte piante che pur velenose, o comunque molto dannose per l’uomo, non lo sono per gli animali e viceversa, ricordando che circa un terzo delle piante in natura produce sostanze venefiche, ma non tutte le specie che appartengono a questo gruppo sono realmente pericolose per l’uomo.
Occasione per interessanti osservazioni naturalistiche che aiutano i bambini a scoprire la ricchezza di biodiversità del nostro territorio, in un breve viaggio di conoscenza tra ambiente, storia e natura.
Una passeggiata per iniziare a conoscere anche i ‘patriarchi verdi’ che con la loro presenza arricchiscono il nostro territorio, per capire cosa sono gli alberi monumentali e quanto sia importante imparare a riconoscerli per salvaguardarli.
Questa passeggiata didattica, dedicata all’osservazione dell’ambiente naturale, della ricchezza di biodiversità del nostro territorio e dei paesaggi meravigliosi che caratterizzano la Valle Umbra, fa parte dei percorsi di educazione ambientale che la Comunità montana ha proposto nell’ambito dei progetti didattici ‘LA MERAVIGLIA DELLA VITA’, curati e promossi dalla Curia Arcivescovile di Spoleto-Norcia nell’Anno giubilare della Misericordia.
Oooopppsss… un altro patriarca verde in città!
Abbiamo girato l’angolo di Borgo Garibaldi verso Santa Chiara, per uscire da Montefalco e dirigerci verso il convento di San Fortunato e… accosto agli alti muri abbiamo scoperto il grande tasso!
Un monumento della natura davanti al monumento dell’uomo, la bella chiesa di Santa Chiara.
Il tasso è un albero che appartiene al grande gruppo delle conifere (come i pini, gli abeti e i cipressi, per intenderci), è sempreverde ed è chiamato anche ‘albero della morte’, perchè contiene sostanze decisamente pericolose per l’uomo. I così detti arilli, ovvero i falsi frutti carnosi, racchiudono un solo seme, duro e molto velenoso; la polpa, invece, rossa a maturità, è innocua.
Il tasso di Borgo Garibaldi è alto 24 metri e ha una circonferenza, misurata a circa 100 cm dal suolo, considerati i ‘piccoli rilevatori’, di 310 cm circa.
Lo hanno rilevato i bambini con l’aiuto di Paolo, un decametro e una così detta falsa squadra.
Alvaro, che è agronomo, ha precisato che questo bel patriarca verde è un tasso e ha spiegato la ‘grande famiglia’ dell conifere; Tiziana, infine, ha raccontato quanto siano belli e interessanti i monumenti arborei, scrigni preziosi per la biodiversità del nostro territorio, e ha ricordato il seme velenoso racchiuso nei rossi e carnosi arilli, precisando che anche la corteccia e le foglie del tasso contengono sostanze molto dannose per l’uomo e per i bambini in particolare…