Nome comune: mughetto
Specie: Convallaria majalis L.
Famiglia: ASPARAGACEAE
Il mughetto è una pianta largamente coltivata, per via dei bei fiorellini bianchi, campanulati, riuniti a formare un lasso racemo. Allo stato naturale non è presente in Umbria, dove, tuttavia, vi è anche una presenza legata alla naturalizzazione di piante sfuggite alla coltivazione. Questa specie predilige i luoghi ombreggiati.
- I fiori sono bianchi piccoli e campanulati e compaiono generalmente in aprile.
- Le foglie, 2 o 3, lisce e peduncolate, nascono, dal rizoma strisciante, all’inizio della primavera.
- Il frutto è una bacca rossa, tondeggiante, che contiene 6 semi lucidi, marroncini, globosi.
Tossicità
È una pianta velenosa, per la presenza di glicosidi.
La letteratura riporta casi di avvelenamenti da mughetto, soprattutto di bambini attirati dall’invitante colore rosso delle bacche mature.
Curiosità
La possiamo riconoscere per il racemo di piccoli fiori bianchi, che presentano la forma di una campanella un poco rigonfia, per le foglie ellittico-lanceolate ad apice appuntito, di colore verde chiaro, brillante, infine, per le bacche, rosse a maturità e tondeggianti.
L’olio essenziale di mughetto, estratto dai fiori, è molto usato nell’industria del profumo.
Link da Actaplantarum: Convallaria majalis
Mughetto | |
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Convallaria majalis | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Asparagaceae |
Sottofamiglia | Nolinoideae |
Genere | Convallaria |
Specie | C. majalis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Liliaceae |
Genere | Convallaria |
Specie | C. majalis |
Nomenclatura binomiale | |
Convallaria majalis L., 1753 | |
Sinonimi | |
Lilium convallium | |
Nomi comuni | |
mughetto, mugherino, convallaria | |
Areale | |
Areale di Convallaria majalis |
Il mughetto (Convallaria majalis L.) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae, diffusa dall'Europa al Caucaso.
Il nome Convallaria deriva dalla denominazione latina Lilium convallium o giglio delle convalli; viene chiamato volgarmente mugherino, convallaria e fioraliso e presenta alcune varietà a fiore rosa.
Descrizione
Fusto
Scapi eretti alti fino a 20 cm.
Radici
Sottili con lungo rizoma stolonifero, mediante.
Foglie
Due sole foglie basali ovali-lanceolate, larghe 2–4 cm, lungamente picciolate, appuntite e dapprima racchiuse in una guaina, la superficie dalla lamina è glabra liscia di colore verde-chiaro, e mostra numerose nervature parallele.
Fiori
Bianchi, con perigonio subgloboso-campanulato, formato da 6 tepali saldati, con brevi punte libere, profumatissimi, riuniti in numero di 5-12 in piccoli racemi unilaterali penduli, fioritura primaverile.
Esistono diverse cultivar selezionate per la grandezza del fiore (C. majalis 'Berlin Giant' and C. majalis 'Géant de Fortin') il colore delle foglie (C. majalis 'Albostriata' 'Green Tapestry', 'Haldon Grange', 'Hardwick Hall', 'Hofheim', 'Marcel', 'Variegata' and 'Vic Pawlowski's Gold') per la maggiore fioritura (C. majalis 'Flore Pleno') o il colore rosa (C. majalis 'Rosea').[senza fonte]
Frutti
Bacche globose, pendule, rosse a maturità, poco più grosse di un pisello. Tossiche e non commestibili.
Semi
Ogni frutto porta tre semi brunastri a sezione triangolare.
Distribuzione e habitat
Spontaneo nei boschi delle prealpi, manca nell'Italia meridionale e insulare.
Frequente nei luoghi boscoso-cespugliosi e sassosi, specialmente su suoli calcarei, dalla pianura alla montagna.
Coltivazione
Esige posizione ombreggiata, terreno soffice, ricco e sabbioso, annaffiature abbondanti nel periodo vegetativo, con riposo estivo.
Si moltiplica, in autunno o in primavera, per divisione dei rizomi, lasciando una gemma e alcune radici per ogni porzione.
Le varietà per la forzatura invernale prevedono l'utilizzo di rizomi con occhi (gemme) di 3 anni, con apice arrotondato, tenuti in ambiente fresco, collocandoli in mazzetti, in cassette ripiene di sfagno, ricoprendoli di sabbia, torba o segatura, senza luce con temperature di 25-30 °C, bagnando quotidianamente, quando le piantine raggiungono i 10 cm di altezza, si aumenta la luminosità abbassando contemporaneamente la temperatura a 20-22 °C, per la produzione del fiore reciso si procede al taglio a raso della cacciata.
Usi
- Coltivata come pianta ornamentale nei luoghi ombrosi di parchi e giardini per decorare aiuole, sottobosco, per la produzione industriale del fiore reciso o forzato in serra per la commercializzazione invernale di piante fiorite in vaso.
- L'aroma di mughetto è usato in profumeria, ma spesso gli è preferito quello di sintesi.
- Utilizzata per le proprietà medicinali di alcuni glicosidi come la convallatossina, convallamarina, convallarina e acido convallarico.
Proprietà medicinali
L'intera pianta è tossica e contiene sostanze irritanti quali le saponine, responsabili di disturbi digestivi, e numerosi glicosidi cardioattivi, il principale dei quali è la convallatossina, responsabile di disturbi cardiovascolari per via dei suoi effetti simil-digitalici.[1]
In seguito ad ingestione accidentale possono comparire segni e sintomi simili a quelli dell'intossicazione digitalica: disturbi digestivi, bradicardia, ipertensione arteriosa e aritmie cardiache. La severità dell'intossicazione dipende dalla quantità ingerita e può comportare sintomi severi ed essere talora fatale. La maggior parte delle ingestioni accidentali di piccole quantità causa tuttavia solo sintomi lievi.
Il meccanismo della tossicità è simile a quello della digitale, che agisce primariamente inibendo l'azione dell'ATPasi di membrana della pompa sodio-potassio dei cardiomiociti, determinando un aumento del sodio intracellulare.
Per tali proprietà, il mughetto è stato in passato utilizzato per la cura dello scompenso cardiaco, ma a causa del basso indice terapeutico, cioè del ristretto margine esistente tra le concentrazioni terapeutiche e le concentrazioni tossiche, l'uso è stato abbandonato.
Note
- ^ (EN) Joachim Alexandre, Anthony Foucault e Guillaume Coutance, Digitalis Intoxication Induced by an Acute Accidental Poisoning by Lily of the Valley, in Circulation, vol. 125, n. 8, 28 febbraio 2012, pp. 1053–1055, DOI:10.1161/CIRCULATIONAHA.111.044628. URL consultato il 19 novembre 2021.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikispecies contiene informazioni su Convallaria majalis
Collegamenti esterni
- (EN) lily of the valley, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85076966 · GND (DE) 4168623-8 · J9U (EN, HE) 987007529223005171 · NDL (EN, JA) 001105500 |
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