Amata phegea – pretino

709 605 Ambiente e Biodiversità
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Amata phegea – Linnaeus, 1758

Descrizione

È un piccolo lepidottero diurno della famiglia delle Erebidae, diffusa in Eurasia.
Si presenta con una livrea nera, dall’inconfondibile riflesso blu metallico, con macchiette bianche sulle ali.
Il corpo è di colore nero con anelli gialli, mentre le antenne sono nere con la parte terminale bianca.
Il pretino può raggiungere i 4 cm di apertura alare.
Vive fino alla quota di m 1500 s.l.m.
Ha una generazione annuale, con sfarfallamento da fine maggio a fine agosto.
Il bruco si nutre di tarassaco, piantaggine, ortica e altre piante ancora.
Si può osservare con una certa facilità da tarda primavera, ma specialmente nella stagione estiva.
È una falena tossica, che avverte i predatori della sua ‘pericolosità’ con la ricca ed evidente colorazione.

Specie simili

Amata kruegeri – Ragusa, 1904.

In un topic del sito www.entomologiitaliani.net si legge che: «L’unico carattere distintivo sicuro sta nelle dimensioni delle due macchie delle ali posteriori dove in phegea la basale è piccola e l’apicale è grande mentre in kruegeri i caratteri sono invertiti.
Nelle femmine possono esservi esemplari con le macchie uguali per cui è necessaria la dissezione dell’apparato genitale.»

Amata phegea - pretino
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Disambiguazione – "Fegea" rimanda qui. Se stai cercando l'omonimo demo dell'antica Attica, vedi Fegea (demo).
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Fegea
Amata phegea
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaNoctuoidea
FamigliaErebidae
SottofamigliaArctiinae
TribùSyntomiini
GenereAmata
SpecieA. phegea
Nomenclatura binomiale
Amata phegea
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Sphinx phegea
Linnaeus, 1758
Syntomis phegea
(Linnaeus, 1758)
Amata (Syntomis) phegea
(Linnaeus, 1758)

La fegea (Amata phegea (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae, diffusa in Eurasia.

Descrizione

Adulto
Bruco

Adulto

Si caratterizza per una livrea nera dai riflessi blu metallici, punteggiata di bianco sulle ali; il corpo affusolato è invece cerchiato di anelli gialli. La fegea può raggiungere i 4 cm di apertura alare. Le antenne sono nere con le punte bianche.

Con Zygaena ephialtes, costituisce un esempio di mimetismo mülleriano ed aposematismo: entrambe le falene sono tossiche per i predatori e segnalano la loro inappetibilità tramite la loro colorazione sgargiante.

Matura lo stadio adulto in tarda primavera ed è pertanto osservabile soprattutto in estate.

Larva

Il bruco è lungo circa 5 cm; appare di colore grigiastro con ciuffi di peli scuri disposti in maniera segmentale. Gli occhi sono notevolmente estroflessi e di colore rosso scuro.

Distribuzione e habitat

La specie preferisce i climi secchi, spazi aperti con arbusti e alberi, boschi radi e pendii; è diffusa soprattutto in Europa meridionale, ma si rinviene anche nel nord della Germania e, verso est, in Anatolia e nel Caucaso. Vi sono inoltre delle popolazioni nelle riserve naturali "Leudal" e "De Meinweg" nel sud-est dei Paesi Bassi.

Amata phegea nell' entroterra della provincia di Savona

Bibliografia

  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.

Voci correlate

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Amata kruegeri
Amata kruegeri
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaNoctuoidea
FamigliaErebidae
SottofamigliaArctiinae
TribùSyntomiini
GenereAmata
SpecieA. kruegeri
Nomenclatura binomiale
Amata kruegeri
(Ragusa, 1904)
Sinonimi

Syntomis phegea ab. kruegeri
Ragusa, 1904
Syntomis quercii
Verity, 1914
Syntomis herthula ab. marjanoides
Stauder, 1921
Amata mariana albionica
Dufay, 1965
Syntomis albionica f. valbellensis
Chauliac, 1986
Syntomis marjana r. pedemontii
Rocci, 1941
Amata teriolica
Obraztsov, 1966
Syntomis phegea marjana
Stauder, 1913
Syntomis marjana macedonica
Daniel, 1934
Syntomis marjana bulgarica
Daniel, 1934
Syntomis marjana f. sontiana
Stauder, 1928
Amata marjana odessana
Obraztsov, 1935
Amata (Syntomis) sheljuzhkoi
Obraztsov, 1966

Amata kruegeri (Ragusa, 1904) è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae,[1] diffuso in Europa meridionale e orientale.[2][3]

Descrizione

Simile ad Amata phegea, questo lepidottero è caratterizzato da una livrea nera con riflessi metallici di color blu cobalto, con ali anteriori lunghe e affusolate punteggiate da sei piccole macchie bianche che spiccano sul fondo blu, le ali posteriori più piccole presentano piuttosto una macchia bianca basale più grande affiancata da un'altra più piccola. Il corpo dalle tinte cobalto è circondato da due anelli dalle sfumature color oro; lungo e affusolato nei maschi, tondo e gonfio nelle femmine. L'adulto raggiunge un'apertura alare compresa tra i 3 e i 4 cm. Le antenne sono nere e filiformi con punte bianche.

Biologia

La larva lunga circa 3 cm appare di colore nero coperto da ciuffi di peli color castano disposti in maniera segmentale a formare delle setole. Gli occhi sono notevolmente estroflessi e la testa di colore rosso scuro. La specie predilige i terreni calcarei soprattutto in collina, spesso in primavera dopo un breve periodo di attività, non è raro che il bruco venga rinvenuto su rocce e ghiaia o su strade calcaree alla ricerca di un luogo adatto per impuparsi. I bruchi si nutrono su varie specie di Graminacee e Plantaginacee, piante a crescita bassa, come Plantago, Rumex, Galium e Taraxacum.[4]

Distribuzione e habitat

Specie abbastanza comune sui Monti Iblei in Sicilia, predilige i prati incolti ai margini dei boschi ricchi di piante e fiori selvatici, gli sfarfallamenti avvengono tra aprile e maggio ed è comune osservarla volare sulle spighe tra i pascoli di media e alta quota anche di giorno e soprattutto al crepuscolo.

Tassonomia

Sono note le seguenti sottospecie:[senza fonte]

  • Amata kruegeri kruegeri (Sicilia, Italia)
  • Amata kruegeri albionica Dufay, 1965 (Sud Francia)
  • Amata kruegeri marjana (Stauder, 1913) (ex Jugoslavia)
  • Amata kruegeri odessana Obraztsov, 1935 (Sud Ucraina)
  • Amata kruegeri pedemontii (Rocci, 1941)
  • Amata kruegeri quercii (Verity, 1914)
  • Amata kruegeri sheljuzhkoi (Obraztsov, 1966) (Daghestan)

Conservazione

Note

  1. ^ Zip Code Zoo_Amata_Genus (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2012).. 2009
  2. ^ lepidoptera.eu.
  3. ^ Fauna Europaea, su faunaeur.org. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  4. ^ Moths and Butterflies of Europe and North Africa, su leps.it.

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