Airone guardabuoi

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DESCRIZIONE

Airone guardabuoi (Babulcus ibis) – Linnaeus, 1758

L’airone guardabuoi è un Ardeide di taglia media (ca. 25 – 30 cm).
Nella maggior parte dei mesi si presenta con una colorazione completamente bianca, fatta eccezione per il becco giallo e le zampe grigie. Nel periodo riproduttivo, però, ha piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, mentre il becco e le zampe sono di colore tra l’arancio e il rosa carnicino.
Ha il collo corto.
Frequenta gli ambienti umidi, i campi arati e seminati e spesso si trova nei pascoli con i bovini, dai cui parassiti ottengono una buona forma di alimentazione.
Molto interessante è osservare le così dette garzaie, ove spesso nidifica: una sorta di condominio, generalmente un salice arbustivo o comunque una pianta dei boschi umidi in cui più coppie costruiscono il loro nido. Nei luoghi di nidificazione è possibile trovare sullo stesso albero anche un centinaio di nidi che spesso sono così vicini da toccarsi: un condominio, appunto!
La forma tipica del nido è a coppa poco profonda, realizzata con rametti e steli di canna.
L’airone guardabuoi si nutre di pesci, anfibi, invertebrati acquatici e terricoli, ma anche di piccoli roditori (come le arvicole) che trova nei terreni in fase di lavorazione, per questo motivo è possibile notare degli esemplari di questa specie che seguono senza troppi timori un trattore (e l’agricoltore che lo manovra) durante le operazioni di aratura dei campi.
Come anticipato, inoltre, laddove esistono bovini al pascolo (più o meno libero), gli aironi guardabuoi amano frequentare questi animali: in tale situazione, sarà facile trovarli nelle vicinanze o direttamente posati sul dorso dei ruminanti per nutrirsi dei parassiti come zecche e mosche emofaghe, il che, evidentemente, porta a molti benefici reciproci. Inoltre, anche questo airone è un uccello molto attento e pronto in caso di pericolo: pensando alle mandrie al pascolo libero, ecco che l’airone può rivelarsi un guardiano accorto (e interessato), pronto a lanciare l’allarme anche alle mandrie con cui ‘convive’, da cui il nome comune di ‘airone guardabuoi’.

Generalmente si presentano in colonie di una decina di esemplari. In Valle Umbra (tra Pietrarossa e Cannaiola) abbiamo incontrato un bel gruppo di 30-40 individui.

Wikipedia
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Airone guardabuoi
Airone guardabuoi
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeognathae
SuperordineNeornithes
OrdinePelecaniformes
FamigliaArdeidae
GenereBubulcus
SpecieB. ibis
Nomenclatura binomiale
Bubulcus ibis
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Ardea ibis
Ardeola ibis

Nomi comuni

Airone guardabuoi o Guardabuoi

Stormo in Toscana

L'airone guardabuoi (Bubulcus ibis Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Ardeidi.[2]

Distribuzione e habitat

L'areale dell'airone guardabuoi comprende gran parte dell'Asia, dell'Africa, delle Americhe e dell'Europa meridionale, compresa l'Italia, dove la presenza è regolare solo dagli anni '80.[3] La prima nidificazione documentata in Italia è avvenuta in Sardegna nel 1985, anche se esemplari in abito nuziale sono stati segnalati nello stesso periodo in altre regioni. Successivamente sono state documentate nidificazioni in Piemonte (1989) e poi in altre regioni.[4] Il suo territorio di attestazione si sta espandendo e negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle popolazioni e delle nidificazioni in tutta Italia. Anche i contingenti di animali svernanti sono sensibilmente aumentati.

Da notare che durante tutto il XX secolo il suo areale si è costantemente ampliato; infatti prima degli anni trenta non era noto in alcuna parte del continente americano, che oggi è occupato quasi totalmente dalla specie.

Descrizione

L'airone guardabuoi, noto anche semplicemente come guardabuoi, è un ardeide di taglia media (altezza 25 – 30 cm) dal piumaggio bianco e dal collo corto, becco giallo, zampe grigie. Durante la stagione riproduttiva gli adulti sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, becco e zampe di colore carnacino. L'abito invernale è bianco con becco giallo.

Biologia

Frequenta gli ambienti umidi ma anche i campi arati e seminati, dove sovente segue i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi. Le colonie solitamente sono composte da una decina di esemplari.

Riproduzione

Nidifica in garzaia insieme ad altre specie di ardeidi. La costruzione del nido avviene prevalentemente su salici arbustivi e altre piante di boschi umidi.

Alimentazione

Si nutre di pesci, anfibi e invertebrati acquatici e terricoli, nonché di piccoli roditori (arvicole) che scova nei terreni agricoli in fase di lavorazione. Dove è possibile, segue mandrie di animali domestici o selvatici e si posa anche sul loro dorso per nutrirsi di parassiti.

Stato di conservazione

È specie protetta ai sensi della legge 157/1992[5]. Risente dell'allargamento dei centri urbani e dalla riduzione delle zone umide.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ (EN) BirdLife International 2015, Bubulcus ibis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 6 dicembre.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Ardeidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  3. ^ Airone Guardabuoi - Bubulcus Ibis (Ardeidae), su Oasi di Sant'Alessio. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  4. ^ M.Grussu, M.Passarella, L'Airone guardabuoi, in Salvati dall'Arca. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  5. ^ Legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, su italcaccia.toscana.it. URL consultato l'8 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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