Aglais io – Linnaeus, 1758
Descrizione
Synonims (genus): Inachis – Hübner, 1819
È una farfalla della famiglia dei Ninfalidi, tra le più belle e appariscenti presenti nel nostro territorio. In generale, si trova nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia.
Il nome specifico ‘Io’ si riferisce alla omonima sacerdotessa di Giunone, dalla bellezza leggendaria.
È una farfalla molto bella, dalla livrea rosso-mattone con quattro grandi macchie ocellari, una su ciascuna delle ali anteriori e posteriori.
L’apertura alare della Vanessa io può raggiungere i 6,0–7,0 cm.
Piuttosto diffusa, ha due generazioni annuali e vola quasi tutto l’anno a partire dall’inizio della primavera.
Il bruco è di colore nero brillante, con una serie di puntini bianchi su ogni segmento e fornito di sei file di aculei dorsali. Si ciba preferibilmente di ortiche, dove è facile trovare i bruchi in gruppo, e di foglie di luppolo.
Lo sfarfallamento avviene all’inizio dell’estate, tra giugno e luglio.
Da adulto ama il nettare di diverse piante fiorite come la buddleja, i salici, il tarassaco, il sambuco, il trifoglio…
Si nutre anche di frutta in decomposizione. Noi l’abbiamo trovata e fotografata varie volte negli orti delle Canapine a Trevi, spesso appoggiata lievemente su foglie di cavolo.
Link da Moths and Butterflies of Europe and North Africa [www.leps.it]: Aglais io – Linnaeus, 1758
La vanessa io o occhio di pavone (Aglais io Linnaeus, 1758) è una ben nota e colorata farfalla della famiglia Nymphalidae, abitante delle zone temperate dell'Europa e dell'Asia.
Il suo epiteto specifico fa riferimento a Io, sacerdotessa di Giunone dalla leggendaria bellezza.
Descrizione
Adulto
Ha una apertura alare sino a 60–70 mm. La superficie dorsale delle ali è di colore rosso mattone con bordi tendente al brunastro. Gli angoli sono ornati da quattro vistose macchie variopinte a forma di occhio. Queste macchie, dette ocelli, hanno una funzione protettiva contro i predatori[1]. La superficie ventrale è invece di un colore bruno-nerastro che ne facilita il mimetismo.
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Visione dorsale
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Visione ventrale
Larva
Il bruco è di colore nero brillante, con una serie di puntini bianchi su ogni segmento e fornito di sei file di aculei dorsali.
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Bruco
Pupa
La crisalide è obtecta (con appendici articolari legate intimamente al corpo, talvolta non distinguibili) e sospesa (rimane fissata ad una superficie grazie ad un peduncolo localizzato nella zona terminale dell'addome). La colorazione è nocciola con puntinature nere.
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Crisalide
Biologia
Questa farfalla sverna in letargo prima di deporre gruppi di oltre 500 uova alla volta, ad inizio primavera. I bruchi nascono dopo circa una settimana e si nutrono di ortiche e luppolo. Trascorrono gran parte del loro sviluppo in comunità numerose; diventano solitari solo nell'ultima fase di accrescimento, prima dell'incrisalidamento. Lo sfarfallamento avviene tra giugno e luglio. Gli esemplari adulti succhiano il nettare da una vasta varietà di piante fiorite quali buddleja, salici, tarassaco, maggiorana selvatica, sambuco, canapa acquatica e trifoglio; non disdegna la linfa degli alberi e la frutta marcia.
Distribuzione e habitat
La vanessa è diffusa nelle zone temperate di Europa e Asia, fino al Giappone. In Italia è abbastanza comune in quasi tutte le regioni: può incontrarsi in boschi, campi, prati, pascoli, parchi e giardini, dalla pianura sino ai 2500 metri.
Galleria d'immagini
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Spiritromba estroflessa.
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Esemplare su Zinnia
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Esemplare su Zinnia
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Esemplare su Buddleja sp.
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Esemplare su prugnolo selvatico.
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Dettaglio dell'ocello
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Scaglie sulle ali viste al microscopio
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Forma acromatica di ocelli
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Fasi dell'
incrisalidimento -
Esemplare adulto, particolare dell'occhio
Note
- ^ Stevens M, The role of eyespots as anti-predator mechanisms, principally demonstrated in the Lepidoptera, in Biol. Rev. 2004; 80(4): 573–588, DOI:10.1017/S1464793105006810.
Bibliografia
- (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
- (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
- (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aglais io
- Wikispecies contiene informazioni su Aglais io
Collegamenti esterni
- (EN) Peacock page from the Butterfly Conservation site
- (EN) Global Butterflies Names, su ucl.ac.uk. URL consultato il 21 novembre 2014.
- (FR) Le paon du jour (Inachis io) pages entomologiques d'André Lequet
- (EN) Peacock page from the UK Butterflies site