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Lythrum salicaria
Lythrum salicaria, dettaglio dell'infiorescenza.
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi II
OrdineMyrtales
FamigliaLythraceae
SottofamigliaLythroideae
GenereLythrum
SpecieL. salicaria
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineMyrtales
FamigliaLythraceae
SottofamigliaLythroideae
GenereLythrum
SpecieL. salicaria
Nomenclatura binomiale
Lythrum salicaria
L., 1753

Lythrum salicaria (L., 1753), comunemente nota come salcerella o salicaria, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae, diffusa in Eurasia e Nordafrica[2].

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco lythron (sangue) per il colore dei fiori

Descrizione

Pianta erbacea perenne, grigio tormentosa, può superare il metro di altezza; il fusto è eretto tetragono; le foglie sono opposte o poste radialmente rispetto all'asse in simmetria e poste ad una stessa altezza.

L'infiorescenza è una spiga apicale e fiori sono a 6 petali con calice cilindrico rigonfio, grigio-tormentoso o rossastro; con corolla di ampiezza tra i 12 e i 15 millimetri, con petali ellittico lineari, acuti, roseo purpurei. La fioritura va da giugno a settembre.

Il frutto è una capsula oblunga che si apre a maturità per lasciare uscire numerosi piccoli semi bruno-giallastri.

I semi possono essere dispersi mediante l'acqua (disseminazione idrocora).

Habitat

La salcerella è piuttosto comune in Italia in luoghi particolarmente umidi fino a 1200 m, lungo corsi d'acqua e suoli calcarei.

Giardinaggio

La cultivar 'Feuerkerze' è una pianta rustica cespitosa, adatta a giardini acquatici o in riva ai laghi. Necessita di pieno sole e di terreno umido; resiste a temperature molto basse e non richiede particolari cure.

Usi

Nelle sommità fiorite normalmente impiegate, i componenti principali sono: tannini, pectine, mucillagini, tra gli zuccheri la Salicarina, carotenoidi, fitosteroli e ferro.

Per via interna esplica azione astringente e antidiarroica. Come estratto fluido in forma di collutorio è lenitivo e antinfiammatorio del cavo orale o viene impiegato per lavande vaginali.

È pianta mellifera molto visitata dalle api, che trovano nella sua fioritura estiva una fonte importante di polline e nettare[3] a fronte di una riduzione delle altre risorse floreali rispetto al periodo primaverile.[4]

Questa pianta è utilizzata anche come sostanza stupefacente e in caso di utilizzo sbagliato può portare a disturbi mentali, fame, nausea, tumori, irritazioni toraciche e infarti.

Storia

La Salicaria fu impiegata nei secoli per le proprietà astringenti contro la dissenteria e fino al XIX secolo non mancavano descrizioni in tal senso nei libri di medicina. Durante la prima guerra mondiale fu inoltre utilizzata dalle truppe tedesche nella terapia della febbre da tifo.[5]

La salcerella è un'erba medicinale e un'erba officinale.

Impatto ecologico

È stata inserita nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.

Note

  1. ^ (EN) Lythrum salicaria, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Lythrum salicaria L. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  3. ^ Purple Loosestrife
  4. ^ LYTHRUM SALICARIA: UN AIUTO PER GLI IMPOLLINATORI? (PDF), su apinsieme.it.
  5. ^ Roberto Michele Suozzi, Dizionario delle Erbe Medicinali, 1995 GTE Newton, Roma, ISBN 88-7983-855-5.

Bibliografia

  • Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente - 2008

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